Ciao!
Questa è Mise en abyme e parliamo di cinema.
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Il 10 marzo c’è la Notte degli Oscar e mi sento abbastanza preparata. Pronostici? a malincuore credo che Nolan si porterà via molti premi. I miei preferiti hanno la stessa protagonista: Sandra Hüller (tivibi!), che ho scoperto (ahimè) molto recentemente. Parlo di Zona di interesse e Anatomia di una caduta (miglior film straniero il primo e miglior sceneggiatura il secondo?) . Mi è piaciuto anche Poor Things con alcune riserve, l’ho trovato poco complesso nell’approfondimento del rapporto essere umano-scienza, e forse si poteva spingere un po’ di più sul perturbante. Sono rimasta troppo serena dopo la visione di una storia di due ore su una donna morta, rinata con il cervello di un feto. Soprattutto pensando a film come Alps o Kinetta. Miglior costume meritatissimo. Devo ancora recuperare Io capitano di Garrone, spero di trovare un cinema in settimana (anche se la vedo difficile).
Film preferito del mese: ZONA D’INTERESSE di Glazer, gran film. Anche se mi piacerebbe andare al cinema senza vedere anticipazioni di immagini o suoni, il cinema non è pensato per avere tutta questa fuga d’immaginario.
Sono rimasta veramente colpita dal bambino più piccolo che si ossessiona con i suoni che ascolta, provenienti dal campo, e che cerca di riprodurre attraverso vari oggetti senza sapere che significato hanno. Sembra una mia sfattonata ma credo sia un’intuizione registica incredibile, avrei voluto s’insistesse ancora di più sul suono (io sogno film radicali!!). Comunque elegantissimo nella sua scrittura limpida, attori e attrici impeccabili, giocare con l’immaginazione dello spettatore in un periodo storico in cui l’immagine e l’immaginazione sono completamente scollegate è interessante. Siamo così tanto esposti a “vedere tutto” che mi sembra s’inizi a peccare di costruzione immaginifica, e perfino quello che si conosce in teoria, sembra diventare astratto nella produzione d’immagine. Il cinema invece dovrebbe fare questo, lavorare sul rapporto tra immagine, immaginazione e creazione. Ho letto molte recensioni che sostenevano che lo spettatore volesse “vedere di più”, ma Glazer sceglie di negarglielo. Penso che la potenza del film sia proprio nella non reiterazione di un’immagine che è stata banalizzata nel nostro immaginario collettivo, tesa, modificata, ridicolizzata, romanticizzata. L’Olocausto è una delle pagine della storia che abbiamo più visto negli anni e Glazer ne è consapevole. Privandoci della visione del dolore, ci libera dal pietismo e ci riconnette con la rabbia e con la Storia. Super (sempre con qualche riserva, ma per questa volta lascio solo il bello).
Cosa c’è da vedere a Roma?
Il 7 marzo esce Un altro Ferragosto di Virzì, che riprende e prosegue il suo precedente Ferie d’agosto (1996): In una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta. Oggi Altiero Molino è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malato, per regalargli un’ultima vacanza in quel luogo per lui così caro. Lo potete vedere stasera all 19.20 o alle 21.30 al Cinema Madison (Zona San Paolo). Biglietto 8,50 euro.
Sempre il 7 marzo esce Los colonos di Galvez che racconta: “Cile, inizio del XX secolo. Un facoltoso latifondista assume tre uomini a cavallo per delimitare il perimetro della sua vasta proprietà e al contempo inaugurare una rotta verso l’Oceano Atlantico attraverso le sterminate distese della Patagonia. Composta da un giovane mezzosangue cileno, un mercenario americano e da un tenente britannico, che ne è anche il comandante, la spedizione si trasforma presto in una missione «civilizzatrice».” Si può vedere al Cinema Nuovo Olimpia (Zona Via del Corso) alle 15.30, in lingua originale. Questo cinema fa parte del Circuito Cinema che offre abbonamento YOUNG under28, 6 film a 20 euro.
Esce sempre oggi Totem di Aviles, che aspetto con curiosità: 2Sol, sette anni, viene accompagnata dalla mamma nella grande casa del nonno, per aiutare le zie e i cugini a organizzare la festa di compleanno a sorpresa per l’amato papà, un giovane pittore malato. Mentre la luce del giorno svanisce, un’atmosfera strana e caotica prende il sopravvento e l’arrivo dei numerosi amici e parenti mette a dura prova i legami che tengono unita la famiglia”. Lo potete vedere alle 17.15 al Cinema Quattro Fontane (Zona Nazionale). Lingua originale, costo 8.50. Il Cinema Quattro Fontane fa parte del Circuito Cinema che offre abbonamento YOUNG under28, 6 film a 20 euro.
Sempre stasera esce Red, cartone animato della Disney, di Shi che ha come protagonista: “La tredicenne Mei Lee che combatte quotidianamente tra l'essere la figlia modello ed obbediente di sua madre, ed il caos della sua preadolescenti. Come se non bastasse, ogni volta che si entusiasma troppo, si trasforma in grosso panda rosso.” Io l’ho visto un po’ di tempo fa, tenero, ma niente di entusiasmante. Però va bene anche per i bambini e le bambine più piccole. Si può vedere alle 14.00 al Cinema Madison o alle 17.30 al Cinema Moderno (Zona Repubblica).
Esce il 7 marzo anche il primo film da solista di Ethan Cohen, Drive away-dolls. Mi sembra molto il mio. Questa commedia segue Jamie, una ragazza dallo spirito libero che si dispera per l'ennesima rottura con la sua fidanzata, e la sua timida amica Marian che ha un disperato bisogno di lasciarsi andare. In cerca di un nuovo inizio, le due si avventurano in un viaggio improvvisato verso Tallahassee, ma le cose precipitano rapidamente quando incrociano un gruppo di inetti criminali durante il tragitto. Lo potete vedere alle 15.30, 17.15 o alle 22.15 in lingua originale al Cinema Intrastevere.
Ultimo film che voglio inserire è Un’altra estate di Breillat che racconta la storia di: “Anne, avvocata di successo, accoglie in casa Théo, il figlio diciassettenne che il marito ha avuto da un matrimonio precedente. Tra i due nasce un’intesa imprevista, ma quando Théo dice al padre che lui e Anne sono diventati amanti, la donna nega tutto”. Lo potete vedere al Cinema Greenwich (Testaccio) alle ore 19.30, lingua originale. Il biglietto costa 7,50 ed esiste un abbonamento Greenwich+Mignon (Zona Piazza Fiume) 5 ingressi a 32 euro.
Ora un po’ di rassegne sparse che mi sembrano cool:
Continuano le bellissime rassegne alla Casa del cinema (Zona Villa Borghese), c’è un programma fittissimo consultabile qui. Vi faccio un po’ di anticipazioni sparse: venerdì 8 alle 19 Speriamo che sia femmina di Monicelli+presentazione del libro di Chiara Rapaccini MIO AMATO BELZEBÙ. L’AMARA DOLCE VITA MONICELLI E COMPAGNI: sabato 9 c’è la doppietta: Dio è donna e si chiama Petrunya di Mitevsk (alle 17) e Suffraggette di Gavron (alle 19.30); lunedì 11 c’è Adua e le compagne di Pietrangeli alle 19.30, mentre mercoledì 13 alle 19.30 c’è Lady bird di Gerwig. Il biglietto costa 5 euro e i film sono in lingua originale.
Sempre al Cinema Troisi continua la nuova rassegna sui film vincitori di Premi Oscar. Sabato 9 c’è American beauty di Mendes e sabato 16 c’è Il gladiatore di Scott. Il costo è di 3 euro a biglietto, ore 11. E DOMENICA 10 MARZO IN DIRETTA LA NOTTE DEGLI OSCAR GRATUITA! (ci vediamo lì?)
Continua la rassegna “A qualcuno piace classico” al Palazzo delle Esposizioni: il 19 marzo alle 20 c’è Come ho vinto la guerra, introdotto da Aldo Spiniello, docente e critico cinematografico. L’ingresso è gratuito, previa prenotazione online.
Continua anche la retrospettiva della domenica mattina alle 11 al Cinema Quattro Fontane, Eterna illusione - 40 commedie dell’epoca d’oro di Hollywood.
Domenica 10 c’è You can’t take it with you di Capra, mentre domenica 17 c’è Mr Smith goes to Washington di Capra.
Per la rassegna del mercoledì: il 13 marzo alle 20.30 abbiamo The Ghost and Mrs Muir di Goulding.
Il Cinema Quattro Fontane fa parte del Circuito Cinema che offre abbonamento YOUNG under28, 6 film a 20 euro.Nuova rassegna del martedì alle 21! Al Fanfulla (Zona Pigneto): Il cinema di Sebastian Silva. Mercoledì 12 c’è NASTY BABY + djset Egeeno, mentre mercoledì 19 c’è CRYSTAL FAIRY AND THE MAGICAL CACTUS + djset Alberto Toti. Ingresso gratuito con TESSERA ARCI.
#Bonus track:
Nuova edizione del Francofilm festival all’Istituto Francese di Roma (Zona Piazza Navona): 16 film, tra cui 13 in concorso, provenienti da 14 paesi membri della Francofonia: Armenia, Belgio, Bulgaria, Burkina Faso, Canada-Québec, Capo Verde, Francia, Guinea-Bissau, Monaco, Repubblica di Moldavia Romania, Svizzera, Lussemburgo, Tunisia. Qui il programma completo. Ingresso gratuito e senza prenotazione.
LOTTO AL CINEMA: l’8 marzo il Nuovo Cinema Aquila (Zona Pigneto) si riempie di storie, di talk e di visioni. Qui il programma completo.
Lunedì 11 marzo alle 21 c’è la proiezione de La sala dei professori di Çatak (candidato al miglior film straniero) e a seguire un dibattito insieme a Christian Raimo e gli studenti della IIIM dell’Istituto Amaldi, autori del testo “Lettera alla scuola”. Intero 8,50 euro, fa parte del Circuito Cinema.
Raccontino-ino-ino:
Mini recensioni approssimative di film attraverso grandi descrizioni di sale cinematografiche.
“A partire dal 1930, a Roma molti teatri diventano anche sale cinematografiche: l’Adriano, il Quirinale, il Volturno. Il cinema Barberini, anche se dotato di palcoscenico teatrale, viene costruito in quell’anno con una tecnologia all’avanguardia per un cinematografo dell’epoca: la cabina di proiezione, la più grande d’Europa, era isolata, spaziosa, e cablata per l’impianto sonoro che poteva contare di un sistema acustico che garantiva un’ottima rispondenza fonica. Struttura d’impianto razionalista, aveva una sala rettangolare con galleria che poteva ospitare duemila persone; ci si accedeva da un vestibolo circolare a doppia altezza. [...] Fu realizzato nel 1930 da Angelo Giuseppe Rossellini, padre del regista Roberto Rossellini, e utilizzato negli Anni Quaranta anche per manifestazioni di regime come la Befana Fascista; in seguito ha ospitato prime trionfali di pubblico e di critica: Miracolo a Milano, nel febbraio del ’51, Accattone il 22 novembre del ’61, e Il Gattopardo nell’edizione integrale il 27 marzo del 1963.”
Il Cinema Barberini è stato chiuso per due anni e ha riaperto solo recentemente, totalmente rinnovato. Io non c’ero mai stata, sembra di stare a Londra o a Parigi. Il cinema è grande, ci sono anche dei pannelli in cui fare il biglietto digitalmente (scusate sono abituata ai cinemini di quartiere eheh), un bar dove prendere pop corn, coca cola, snack, un’area dove sedersi sulle sedie pieghevoli da regista con su scritto “barberini”, ovviamente. Le sale sono spaziose, le poltrone sono color pastello e molto comode, lo schermo non enorme. Prima del film, oltre i trailer, c’è una sorta di rassegna stampa fatta da comingsoon.it sulle prossime uscite.
Noi siamo andati a vedere Dune 2 in questo cinema perché c’è una sala con l’impianto Dolby Atmos: “come per il suono surround, sono presenti i diffusori sinistro, destro, centrale e posteriori ma anche diffusori aggiuntivi, posizionati sul soffitto e orientati verso il basso, oppure soundbar e altri diffusori in basso di tipo up-firing che riflettono il suono dal soffitto.” Avevo un discreto hype, lo ammetto.
Ho molte cose da dire:
L’architettura del mondo è incredibile, sono giorni che mi guardo solo reel su “design e architecture in Dune”, tra l’altro una parte è stata girata in Italia, nella Tomba Brion progettata da Carlo Scarpa;
Timothée io ti voglio bene, ma sei il profeta meno credibile degli ultimi anni;
Harkonnen nettamente i miei preferiti, Austin Butler inquietantemente bravo (non je avrei dato na lira), il barone schifosamente credibile;
Il film è un'epopea con troppi pochi momenti epici, il momento dell’acqua della vita e il duello finale sono stati caricati troppo poco;
Javier Bardem sei fortissimo con il tuo accento del sud di Arrakis, ma perché a Timothée avete lasciato l’accento newyorkese? qual è la lingua ufficiale Kaitan e con quale accento?
Pettinate Christopher Walken, please;
Hans Zimmer giustamente tra i 100 geni viventi.
Al netto di questa lista posso dire che il film mi è piaciuto, sono curiosa di vedere il seguito e l’esperienza cinematografica mi ha appagata. Due ore e quarantacinque che sono volate, però siamo lontani da un film perfetto. Poi veramente non so se la logica del mercato ha imposto Timothée (che è stato un perfetto Wonka e Elio) ma lo trovo la parte più debole del film, ed è il protagonista. Il film rimane anche estremamente verboso, facendo diminuire l’equilibrio auspicato tra silenzio del deserto e caos delle battaglie. Io sogno sceneggiature solo d’immagini, pochi dialoghi, solo quelli estremamente necessari, specialmente in film del genere.
Detto questo, comunque me lo sono goduto, ho mangiato popcorn imburrati, coca cola annacquata e sono stata comodamente accartocciata su una poltrona morbidissima. Un’esperienza che rifarei e vi consiglio, peccato per i 10 euro di biglietto (c’è qualche riduzione per università specifiche e over65, ma niente di più).
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