Questa è Mise en abyme e parliamo di cinema.
Questa newsletter è indipendente e autoprodotta, se hai voglia di sostenermi puoi offrirmi un caffettino. Grazie!
Come state? io bene, dopo una lunga settimana chiusa dentro casa con la febbre alta e una tosse maledetta (e un po’ di tristezza generale, non fa bene stare chiusa in 30mq per più di 24h) sono rinata.
In queste giornate vacue ho visto molte cose, ma soprattutto ho fatto una cosa che non faccio mai: ho rivisto dei classici. Ho visto I predatori dell’arca perduta
e più di un Harry Potter
(non vedevo l’Ordine della Fenice da ANNI). Che dire, Harrison Ford è incredibile (ma come è possibile aver fatto Star Wars, Blade runner e Indiana Jones?). Il benessere e il buon umore che mi danno i film anni ‘80 di avventura (I Goonies su tutto, ma ovviamente anche Ritorno al futuro) è quasi imbarazzante.
Versante serie tv: ho visto le prime sei puntate di M
di Joe Wright
(inizio un po’ faticoso e un po’ troppo veloce e decontestualizzato ma poi recupera bene dalla terza in poi, Marinelli+Chichiarelli ottimi); ho visto le prime due puntate della seconda stagione di Severance
di Ben Stiller
(sto rientrando nel mood liminale degli uffici della Lumon, promette molto bene ma ancora non riesco a sbilanciarmi); ho iniziato la prima stagione di Shrinking
di Brett Goldstein, Bill Lawrence e Jason Segel (entrata nel loop Harrison Ford, sto recuperando altra serie prodotta da Appletv+, scritta molto bene, è un’altra di quelle serie come Ted Lasso in cui sono tutti buoni, e anche chi non è buono è un cattivo fumettistico quindi è buono, sembra la versione per bimbi di After life di Ricky Gervais). I primi giorni di malattia visto che ero veramente triste e quando sto così devo anche nutrirmi di cose che mi fanno apertamente schifo ho visto tutta la serie Netflix Adorazione
, che dire è veramente brutta (è recitata malissimo, è scritta malissimo, è piena di sequenze con canzoni per riempire i vuoti narrativi e visivi, bleah).
Cosa c’è da vedere a Roma?
Oggi 30 gennaio esce al cinema BABYGIRL di Halina Reijn, già presentato allo scorso Festival di Venezia. Di cosa parla? “Romy è una donna di grande successo, a capo di un'importante azienda di New York e al tempo stesso moglie e madre di famiglia. Il rapporto con il marito Jacob, molto diverso da lei e dall'indole più artistica lavorando come regista teatrale, è solido ma dal punto di vista sessuale Romy rimane insoddisfatta. In ufficio incontra Samuel, un giovane stagista che sembra intuire qualcosa sul desiderio della donna ed è felice di prendere il controllo. Ne nasce una relazione eccitante ma rischiosa, in cui i due giocano sul filo del rasoio di una dinamica di potere ambigua”. Lo potete vedere al
Cinema Barberini
in lingua originale alle 15:00, 17:10, 19:20 o alle 21:30 (avete l’imbarazzo della scelta), il prezzo è di 10 euro.Sempre oggi esce al cinema IO SONO ANCORA QUI di Walter Sellers, lo stesso regista di Central do Brasil (film che mi hanno fatto vedere durante le scuole medie e che ancora ricordo scena per scena perché mi ha traumatizzato :D e di Diari della motocicletta, cult di qualunque ragazzetta di sinistra al liceo). Il film è: “ambientato nel 1971 in Brasile, un paese stretto nella morsa della dittatura militare, il film racconta la storia di una madre costretta a reinventarsi quando la vita della sua famiglia viene sconvolta da un atto di violenza arbitraria”. Lo potete vedere al
Cinema Intrastevere
in lingua originale alle ore 21.30 o alCinema Tibur
doppiato in italiano alle 15:45, 18:30 e alle 21:15, il biglietto costa 7 euro. C’è un fantastico abbonamento a 55euro per 10 ingressi per la combo di questi due cinemini.Oggi al
Cinema Troisi
se volete farvi una scorpacciata di cinema di David Lynch c’è una meravigliosa tripletta: alle 16 c’è Erasehead, alle 18.30 Mulholland drive e a mezzanotte The elaphant man. Il biglietto costa 8 euro.Incredibile MA anche questo giovedì c’è la proiezione di Carnage di Polanski alla
CASA DEL CINEMA
, questa volta in abbinamento con Taxi Teheran di Panahi. Se passate per Villa Borghese, recuperateli entrambi. Il biglietto costa solo 5 euro.
Ora un po’ rassegne sparse che mi sembrano cool:
Continuano le bellissime rassegne alla Casa del cinema (Zona Villa Borghese), c’è un programma fittissimo consultabile qui. Vi faccio un po’ di anticipazioni sparse: venerdì 31 gennaio c’è GRAVITY + FANNY AND ALEXANDER, domenica 2 febbraio c’è la doppietta A PROPOSITO DI NIZZA + ZERO IN CONDOTTA alle 11( ve l’ho mai detto che JEAN VIGO è uno dei miei registi preferiti della storia del cinema, ci ho scritto il mio primissimo pezzo uscito su NIDO-TRECCANI, si può leggere QUI) e BARRY LYNDON alle 18, poi giovedì 6 febbraio IMPERDIBILE!!!! L’ATALANTE sempre di Vigò in doppietta JEAN TARIS (uno spot assurdo e pazzo che racconta il nuoto) alle 18 e poi dopo c’è CIAO BAMBINO di Pistone (opera prima che devo recuperare). Il biglietto costa 5 euro.
Ci sono varie retrospettive al
Cinema Troisi:
il martedì alle 18 continua quella sul cinema di Robert Altman, martedì 4 febbraio c’è AMERICA OGGI. Il biglietto costa 8 euro (abbonamento 10 ingressi a 45euro).Sempre al
Cinema Troisi
c’è una nuova -imperdibile (bella doppietta con Altman)- rassegna il sabato mattina alle 11 del cinema di Paul Thomas Anderson. Sabato 1 febbraio c’è Boogie nights (ho già preso i biglietti) e sabato 8 c’è Magnolia (che ho già visto al Cinema Troisi un annetto fa). Il biglietto costa 3 euro, impossibile non andare.Al
Palazzo delle Esposizion
i la rassegna A qualcuno piace classico, una retrospettiva molto ampia: il 4 febbraio c’è Straight shooting con introduzione di Guy Borlée (coordinatore del festival Cinema Ritrovato di Bologna) con accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio Coppola. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Raccontino-ino-ino:
riflessioni, frammenti, pensieri sul cinema e sul luogo-cinema
Il titolo stupido di questa newsletter è dovuto a una stupida citazione di High school musical 1, nel quale c’è un momento no-sense in cui Sharpay Evans dice questa frase a sua volta completamente no-sense e mi sembrava perfettamente calzante per questo momento storico-culturale ahah (ho troppe scadenze scusate mi sto rincoglionendo)
Qualche giorno fa sono uscite le nominations agli Oscar 2025. Niente mi interessa di meno dell’industria cinematografica e dei meccanismi malati e morbosi delle cerimonie e dei red carpet. Più passa il tempo e più l’idea di Cinema con la C maiuscola si allontana da quella che voglio fare, mentre mi interessa sempre di più l’idea di ricerca visiva, di linguaggio, di forme [sarò per sempre disoccupata vs sai i sordi che facevo se entravo nelle writing room della Rai-di Medusa-di Netflix Italia]. È purtroppo anche vero che gli Oscar, come i passati Golden Globes, fanno da cartina tornasole di pubblico, critica e tendenze generali nel mondo del cinema mainstream, quindi è utile seguirli anche per capire come e dove è orientata la sala. Sono anni (dal 2020) che non mi godo una cerimonia degli Oscar, sia per l’orario sempre faticoso, sia perché i film nominati non incontrano più il mio entusiasmo. E anche quest’anno è andata così.
10 sono i film nominati per il miglior film: Anora, The Brutalist, A Complete Unknown, Conclave, Dune: Parte due, Emilia Pérez, Io sono ancora qui, Nickel Boys, The Substance e Wicked. TROPPI. Mi piacevano gli anni in cui le nominations erano massimo cinque :D sia perché mi risparmio la visione di film inutili o ridicolmente candidati (Conclave????) sia perché trovo sia giusto fare una lista lapidaria e ragionata.
C’è da dire che alcuni film non sono ancora usciti in Italia (The Brutalist arriva la prossima settimana, Nickel Boys non sembra uscire in sala ma solo su Prime Video a fine febbraio) e altri sono usciti da pochissimo (come A complete unknown e Io sono ancora qui che ancora non ho visto). Mi sembra che i più spinti e chiacchierati siano The Substance ed Emilia Pérez, è veramente molto tempo che non c’è una discussione così accesa su due film e raramente mi è capitato di andare al cinema e trovare un sold out (quindi anche se The Substance per me è osceno sono felice che abbia portato gente-soprattutto giovani e giovanissimi- al cinema e che abbia spinto tante persone a vedere un film su qualcosa che doveva essere controverso, c’erano i buoni propositi insomma). Anora è passato un po’ in sordina, un po’ perché alla fine è una commedia (o come si direbbe ora- la tanto abusata dramedy), un po’ perché sembra qualcosa che abbiamo già visto e ci ha già annoiato (Sofia Coppola aesthetic BASTA, soprattutto dopo Priscilla che a stento si può chiamare film) e un po’ perché Sean Baker in Italia non ha la stessa eco che in America, mia madre che è abbastanza appassionata di cinema non sa neanche chi è. Forse è l’anno che tifo Dune 2 (che per me è stato critico ma anche molto molto godibile e perché la fantascienza- e i film di genere- dovrebbero avere più spazio).
Per il resto sono molto dispiaciuta per Vermiglio, film a cui ho voluto molto bene, e che poteva tranquillamente entrare nella cinquina se facevano fuori Emilia Perez che è già candidato a miglior film. Ma niente. Soprattutto uno dei miei film preferiti dell’anno, All we imagine as light, non ha preso la nomination (ma come?????) dopo averla presa ai Golden Globe, anche qui bastava eliminare Flow che è stato già candidato come miglior animazione. Uff.
Probabilmente vincerà The brutalist come miglior film e via, così poi si ha il via libera per premiare solo cinemaccio.
Volevo fare dei commenti ragionati ma le nominations sono ancora troppo a caldo quindi riesco a fare solo questi commenti un po’ nervosetti e un po’ generici. Scusate tornerò più carica e lucida nel prossimo numero.
QUI tutte le nominations.
Per oggi è tutto, ci sentiamo tra due settimane.
Condividetemi, spammatemi, taggatemi, amatemi.
Se avete consigli, critiche o suggerimenti potete scrivere alla mia email: alice.sagrati@gmail.com, oppure su ig: @yuppiij
A presto!