#15 capire settembre
Beetlejuice Beetlejuice, Campo di battaglia, Limonov & le ultime arene <3
Ciao!
Questa è Mise en abyme e parliamo di cinema.
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Come state? Rientrati dalle vacanze? 🥲 Io ho passato una bellissima estate di luoghi improvvisati, mi sono divisa tra Toscana, Abruzzo e Puglia. Tanti amici e amiche, mangiate, bevute, concertini. Che bellezza! Ma soprattutto ho fatto uno dei viaggi che aspettavo da più tempo: Londra-Lochness in macchina! <3
Adesso però sono tornata in careggiata e ho tanto lavoro da fare. Domenica scorsa, 1 settembre, abbiamo presentato Rivista Stanca al Torrione Pigneto <3 È stato bellissimo.
FILM PREFERITO VISTO RECENTEMENTE: PARADISE IS BURNING di Mika Gustafson, un bellissimo film che racconta la storia e l’amicizia tra tre sorelle. Piccoli momenti di evasione, di dolcezza e di gioco tra riti di passaggio, infrazioni in proprietà private e fughe dai servizi sociali. Scritto veramente molto bene, attrici brave-bravissime, finalmente una piccola porzione della Svezia non borghese <3
Cosa c’è da vedere a Roma?
Oggi 5 settembre esce Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton, sequel del cult del 1988 (posso dire che non vedo l’ora di vederlo? sono molto affezionata al primo cinema di Tim Burton, il suo libro Morte malinconica del bambino ostrica è tra i miei cult dell’infanzia. Se non lo conoscete, forse avete avuto un’infanzia meno perturbante della mia, ma anche meno fantasiosa). Ma di cosa parla questo nuovo capitolo? “Dopo un'inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River: ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle Astrid scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l'Aldilà viene accidentalmente aperto”. Lo potete vedere in lingua originale al Cinema Giulio Cesare (Zona Prati) alle 21 o al Cinema Nuovo Olimpia (Zona Via del Corso) alle 16.30, 18.30 e 20.45, sempre in lingua originale. Questo cinema fa parte del Circuito Cinema che offre abbonamento YOUNG under28, 6 film a 20 euro.
Sempre oggi esce il nuovo film di Gianni Amelio, Campo di battaglia. “Il film, presentato al Festival del Cinema di Venezia, è ambientato in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale, e vede protagonisti due ufficiali medici che lavorano nello stesso ospedale militare dove sono testimoni del fenomeno dell'autolesionismo praticato dai soldati per essere riformati o almeno portati via dalle trincee. Nel frattempo, al dramma bellico sta per aggiungersi la grande epidemia di febbre spagnola”. Si può vedere al Cinema Intrastevere alle 17.00, 19.15 e alle 21.30, è ancora in corso la promozione CINEMAINFESTA e il biglietto è a 3,50.
Dal 5 settembre al cinema Limonov, il film di Kirill Serebrennikov, in concorso al Festival di Cannes, tratto al libro omonimo di Emmanuel Carrère, pubblicato nel 2012 da Adelphi nella traduzione di Francesco Bergamasco. Come racconta nel libro l’acclamato scrittore francese, Limonov, morto a 77 anni il 17 marzo 2020 dopo una malattia, “è stato teppista in Ucraina, idolo dell’underground sovietico, barbone e poi domestico di un miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a Parigi, soldato sperduto nei Balcani; e adesso, nell’immenso bordello del dopo comunismo, vecchio capo carismatico di un partito di giovani desperados. Lui si vede come un eroe, ma lo si può considerare anche una carogna: io sospendo il giudizio”. Lo potete vedere in lingua originale al Cinema Lux (Zona Trieste) alle 17:00, 19:30 o 22:00, il biglietto costa 8 euro.
Oggi nelle sale arriva anche Quasi a casa, opera prima di Carolina Pavone, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia e prodotto da Nanni Moretti. “Arriva un momento nella vita in cui dobbiamo iniziare a capire quale sia il nostro posto nel mondo. Caterina ha vent’anni e potrebbe averlo scoperto: vuole fare la musicista, ma è paralizzata dalla paura e dall’insicurezza. Un’estate conosce il suo idolo, la cantante francese Mia. È l’inizio di un rapporto complesso, che accompagnerà Caterina negli anni e le permetterà finalmente di sentirsi a casa. Quasi.” Lo potete andare a vedere al Cinema Sacher (Zona Trastevere) alle 16:00, 17:50, 20:00 o alle 22:00 (insomma Nanni ha una sola sala e lo mette in loop <3).
L’ultimo film che arriva in sala è il film che sto aspettando da più tempo, Linda e il pollo di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach. La pellicola è animata ed è stata presentata al Festival di Torino. Ma di cosa parla? “Farebbe anche un pollo con i peperoni, lei che non sa cucinare... Ma come come si fa a trovare un pollo durante uno sciopero generale ? Dal pollaio al camion dei cocomeri, dal camionista allergico alle piume, alle insidie di una zia troppo zelante, dalla nonna alla cucina allagata, Linda e la sua mamma si imbarcano in un’avventura irrefrenabile che coinvolgerà tutta la “banda di Linda” e l'intero quartiere”. Lo potete vedere al Cinema Troisi (Zona Trastevere) alle 11.00 o alle 19.00. Il biglietto costa 7 euro (diventa 5 se sei studente o under25). C’è un abbonamento per dieci film a 45 euro.
Ora un po’ di rassegne sparse che mi sembrano cool:
Dall’8 settembre inizia una retrospettiva del cinema di Paolo Sorrentino tutti i sabati mattina alle 11 al Cinema Troisi. L’ 8 settembre c’è L’uomo in più e il 15 Le conseguenze dell’amore. L’ingresso è di 3 euro.
È ancora aperta l’arena di Piazza Vittorio fino al 15 settembre, il programma completo è QUI. Il prezzo del biglietto è 3.50 euro per i film italiani ed europei, sale a 6 euro per quelli internazionali.
Anche l’arena di Monteverde è ancora aperta fino all’8 settembre. Il programma completo è QUI. Il prezzo del biglietto è 3.50 euro per i film italiani ed europei, sale a 6 euro per quelli internazionali.
Stessa cosa vale per l’arena di Villa Lazzaroni (zona Appio Latino) aperta fino al 15 settembre. il programma completo è QUI. Il prezzo del biglietto è 3.50 euro per i film italiani ed europei, sale a 6 euro per quelli internazionali.
Resiste fino all’8 settembre anche l’Arena di Garbatella, QUI il programma completo. Il prezzo del biglietto è 3.50 euro per i film italiani ed europei, sale a 6 euro per quelli internazionali.
Raccontino-ino-ino:
Mini recensioni approssimative di film attraverso grandi descrizioni di sale cinematografiche.
Ho da poco ripreso ad andare al cinema, quindi ancora non ho una nuova storia avvincente da raccontare MA non vi lascio senza succulente parole cinematografare.
Di seguito un mio pezzo uscito nell’afoso luglio sugli ultimi film di animazione al cinema su LINK - Idee per la tv:
“Una ragazza alla finestra guarda le stelle, poi con la mano destra cerca di staccarne una, l’avvicina alla bocca e se la mangia.
Un’altra mano versa del vino rosso in un calice, poi prende la bottiglia e la posiziona su un giradischi. Sempre la stessa mano con un po’ di pressione pigia sul collo della bottiglia, rendendola ceramica modellabile, e trasformandola in un disco che inizia a girare sul piatto.
Questi sono due reel pubblicati sul profilo instagram di Annie Choi, in arte Anchoponcho, animatrice virtuale e artista, collaboratrice dello Studio Ghibli. Choi utilizza l’animazione come forma malleabile, estendibile, riducibile, in continua trasformazione, senza la necessità e il dovere di ancorarsi al mondo fisico. L’animazione è pensata come sperimentazione tecnica e visiva, non come un mezzo per raccontare una storia o mostrare una sequela di azioni. Dopotutto l’animazione in origine era proprio questo: una costante variabilità delle sue stesse forme ed estetiche, pura esperienza di multi percezione.
Il cinema di animazione nasce storicamente come movimento di esplorazione delle forme, di suggestioni visive, mescolanza di registri, continua ibridazione delle tecniche, poi nel corso del Novecento si è addomesticato come genere cinematografico quasi d’appendice. Nel cinema di animazione mainstream occidentale, quindi nel dominio dello studio Disney, solo a fine anni Novanta ampliato a Dreamworks, Pixar e Illumination, la forma viene accantonata per raccontare storie indirizzate a un pubblico principalmente infantile, con poche eccezioni. Negli ultimi anni, invece, a partire dall’uscita di Spider-Man into the Spider-Verse (2019) la rotta sta cambiando: ovviamente il film è ancora legato a una storia forte, ma le immagini sembrano respirare e non ricalcare pedissequamente il mondo fisico in cui viviamo.
In Spider-Man into the Spider-Verse fin da prima dei fotogrammi l’ibridazione irrompe sullo schermo, persino il logo della Columbia Pictures, la casa di produzione della pellicola, si trasforma in una cavallerizza, mentre continue colorate interferenze fanno capolino per tutti i titoli di testa. Tutto il film si muoverà in perfetto equilibrio tra la bidimensionalità tipica del fumetto e la tridimensionalità cinematografica. Spider-Man ci trasporta in una vera esperienza percettiva, di continuo rimescolamento e scoperta. Ancora di più lo fa il secondo capitolo, uscito nel 2023, che tende fino all’estremo il filo di straniamento dello sguardo: lo schermo diventa una tavola pittorica, in cui le tecniche possono comporsi e scomporsi, creando sempre nuovi significati semantici. La tecnica dell’assemblaggio, il compositing, e l’idea di poter rendere l’animazione più “liquida”, quindi modellabile, è sempre più presente nel cinema mainstream contemporaneo”.
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