#12 a Roma va così
Chien de la casse, Furiosa: a Mad Max Saga, Marcello mio & Unarchive festival
Ciao!
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Come state? io sono reduce dall’ultima trasferta di lavoro del periodo, sono stata al Salone del libro di Torino (che caos!). Ho avuto la fortuna di ascoltare qualche bella intervista, per esempio quella a Camilla Sosa Villada. Con i ragazzi e le ragazze di Rivista Stanca abbiamo presentato insieme a Treccani il corso della Scuola del Tascabile nel quale faccio assistente docente a Francesco Pacifico. È andata bene!
Film preferito del mese: LA BATTAGLIA DI SOLFERINO (2013) opera prima di Justine Triet, che ho avuto la fortuna di poter vedere in sala al Cinema Sacher. Che dire, una bellissima pellicola che interseca il rapporto tra una coppia separata, la gestione del figlio, la vita lavorativa e pubblica, ma anche il futuro politica del paese in cui si vive. Delicato e soffocante, immaginate un Marriage Story che non è sceso a patti con Hollywood, consigliato.
Cosa c’è da vedere a Roma?
Oggi 23 maggio esce al cinema il film francese Chien de la casse di Rafael Quenard: “In un piccolo paese a Sud della Francia, due amici d'infanzia vedono le loro abitudini e il loro rapporto perturbati dall'arrivo di una ragazza”. Sette candidature ai Cesar, di cui due portate a casa. Si può vedere al Cinema Troisi (Zona Trastevere) alle 14 in lingua originale. Il biglietto costa 7 euro (diventa 5 se sei studente o under25). C’è un abbonamento per dieci film a 45 euro.
Sempre oggi esce Furiosa: a Mad Max Saga di George Miller, attesissimo e appena presentato al Festival di Cannes. “Mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.” Lo potete vedere al Cinema Barberini (Zona Via Veneto) alle 18.15 o alle 21, oppure al Cinema Intrastevere alle 21.30 o ancora al Cinema Lux (Zona Trieste) alle 21 o alle 21.45. Il biglietto per la sala Barberini è di 10 euro (è nella Sala ATMOS, quindi c’è un suono da paura, vale i soldi giuro!), Intrastevere e Lux costano 8 euro.
Sempre oggi 23 maggio esce Marcello mio di Christophe Honoré che racconta di “Chiara che è un'attrice, figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve. Durante un'estate particolarmente tormentata, decide di far rivivere suo padre attraverso sé stessa: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla "Marcello".”
Si può vedere al Cinema Greenwich (Zona Testaccio) alle 21.25 in lingua originale o 16.30/18.45 doppiato. L’ingresso costa 8.50, scende a 5 euro se sei studente (ditelo sempre in cassa!).
Alla Casa del Cinema (Zona Villa Borghese) c’è sempre una programmazione meravigliosa, vorrei andarci ogni giorno ma finisco sempre per non avere tempo. Oggi una doppietta incredibile: Il posto di Ermanno Olmi alle 18 e Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli alle 20.00. L’ingresso è di 5 euro a proiezione.
Ora un po’ di rassegne sparse che mi sembrano cool:
Continuano le bellissime rassegne alla Casa del cinema (Zona Villa Borghese), c’è un programma fittissimo consultabile qui. Vi faccio un po’ di anticipazioni sparse: sabato 25 maggio L’uomo del banco dei pegni di Sidney Lumet alle 18 e 8 ½ di Federico Fellini alle 20.30; mercoledì 29 maggio alle 20.30 c’è Il passato di una terra straniera di Daniele Vicari e giovedì 30 maggio c’è una bella doppietta: Il segno di Venere di Dino Risi alle 18.00 e Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet alle 20.30.
Continua anche la retrospettiva della domenica mattina alle 11 al Cinema Quattro Fontane, Eterna illusione - 40 commedie dell’epoca d’oro di Hollywood. Domenica 23 maggio ore 11 c’è Ero uno sposo di guerra di Howard Hawks, mentre mercoledì 29 maggio alle 20.30 La regina Cristina di Rouben Mamoulian, infine domenica 2 giugno alle 11 L’uomo ombra di W.S. Van Dyke.
Nuova rassegna al Cinema Troisi dedicata al cinema di François Truffaut. Sabato 25 maggio c’è L’uomo che amava le donne e sabato 1 giugno La mia droga si chiama Julie. Il costo del biglietto è di 3 euro.
Nuova rassegna sempre al Cinema Troisi dedicata a Marilyn Monroe. Domenica 26 maggio c’è La magnifica preda e domenica 2 giugno c’è Quando la moglie va in vacanza. Il costo del biglietto è di 3 euro.
#Bonus track:
Il 28 maggio inizia il bellissimo festival di cinema di archivio UNARCHIVE organizzato da Luca Ricciardi dell’AAMOD e con la direzione artistica di Alina Marazzi e Marco Bertozzi, è un appuntamento di qualità per il cinema nazionale e internazionale. Il festival di svolge tra il Cinema Intrastevere, L’Accademia di Spagna e l’Alcazar. Qui c’è il programma, mi troverete girovagare da quelle parti.
Raccontino-ino-ino:
Mini recensioni approssimative di film attraverso grandi descrizioni di sale cinematografiche.
Oggi non c’è un raccontino di una sala cinematografica, ma una bella riflessione uscita su minimaetmoralia di Franco Cimei sul film Monkey Man di Dev Patel:
Il cinema d’azione è tra gli strumenti propagandistici più efficienti e oggi più che mai gli equilibri della geopolitica mondiale si giocano anche sul campo dell’intrattenimento. Monkey Man, l’esordio alla regia di Dev Patel, entra nello scenario odierno con una precisa visione politica, è un film che mette in scena una vendetta attuata su due piani: la vendetta del protagonista contro la sopraffazione subita da un potere corrotto e quella extradiegetica nei confronti del cinema d’azione indiano contemporaneo, sempre più ingabbiato in un frame reazionario e nazionalista. Tralasciando l’analisi puntuale del film vorrei soffermarmi sul secondo aspetto, analizzando il posizionamento del film nel campo di forze creato da due delle grandi fabbriche dei sogni: Stati Uniti e India.
Il film racconta il tentativo di Kid di vendicare l’assassinio della madre da parte di Rana Singh, il capo della polizia, che ha dato fuoco all’intero villaggio nella foresta dove Kid viveva con lei. Scopriamo poi che Singh è in combutta con il corrotto leader religioso e politico Baba Shakti, il mandante del massacro. Kid ormai adulto vive nei bassifondi della vicina città di Yatana (nome indù per tormento) dove mette in atto la sua vendetta.
Dev Patel è un attore britannico di origine indiane divenuto famoso per il suo esordio da protagonista nel film The Milionaire di Danny Boyle del 2008 e che in Monkey Man esordisce come regista e sceneggiatore. La storia produttiva del film risente già della sua impostazione esplicitamente politica: completato nel 2021 era stato inizialmente acquistato per la distribuzione da Netflix per 30 milioni di dollari, fonti non ufficiali riportano che la società statunitense una volta visionato il prodotto si sia tirata indietro a causa delle forti implicazioni politiche che avrebbero messo a rischio la sua accoglienza da parte delle autorità indiane da cui dipendono i quasi cinque milioni di utenti attivi iscritti alla piattaforma in India. Non è difficile infatti rintracciare allusioni al primo ministro indiano Narendra Modi nel leader del “partito sovranista” messo in scena nel film o all’Hindutva, il movimento nazionalista indù, in un personaggio come quello di Baba Shakti chiaramente ispirato alla figura di Yogi Adityanath, il primo ministro di estrema destra dell’Uttar Pradesh, conosciuto per la sua politica autoritaria e islamofoba.
Il film è stato successivamente acquistato dalla Monkey Paw Production di Jordan Peele regista di diversi film dal forte sottotesto politico (Get Out, Us, Nope) a cui si deve il rilancio di un nuovo cinema di genere statunitense afroamericano, e oggi anche produttore. Nonostante la comune visione politica Peele sembra aver comunque usato una certa cautela, richiedendo la modifica dei colori usati per la rappresentazione del già citato “partito sovranista”, dallo zafferano presente nei primi teaser (lo stesso del partito Bharatiya Janata del primo ministro Modi) al rosso, che possiamo vedere nella versione uscita nei cinema il 5 aprile.
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